Chi ci tutela? |
Scritto da Dante Di Cintio | |
Lunedì 14 Dicembre 2009 18:58 | |
RosyBindi:
«La sensazione più diffusa è che non sai più a chi rivolgerti, chi ti tutela. C'è perfino una rottura in parte creata ad arte del movimento sindacale. E poi c'è uno scontro politico che si porta dietro sicuramente frange estremiste o persone che perdono la testa, ma - sottolinea - chi ha più responsabilità fa di tutto per dividere il paese». Parole sacrosante, chi tutela il povero italiano: Berlusconi? Nooo !!!!!!!!! nel modo più assoluto. Ma allora , chiedo, perché gli italiani hanno votato per il cavaliere pur sapendo che si portava dietro Bossi anti Italia per eccellenza? E’ evidente che dall’altra parte c’è gente peggiore di Berlusconi e ne hanno dato ampia dimostrazione in questi ultimi tempi parlando esclusivamente delle frequentazioni del capo del governo; per invidia!! Qualcuno darebbe chissà cosa per scoprire se Berlusconi ce la fa naturalmente o ricorre al viagra; perciò ha ragione la Bindi: chi ci tutela? Tra un puttaniere e una squadra di guardoni? Di Pietro: Io faccio parte di chi dissente totalmente dalle politiche del governo Berlusconi. Dissentivo ieri e oggi, anche dopo quello che è successo. Non intendo cambiare la mia posizione per un fatto grave, che condanno e deploro, e dire che dobbiamo avallare le politiche governative. Questa è ipocrisia allo stato puro. È vero o no che c'è esasperazione sociale nel Paese? Qualcuno di voi ha sentito, ha avvertito in qualche modo il dissenso di Di Pietro quando il governo ha proposto l’aumento di stipendio per i parlamentari? Perciò sarebbe ora di smettere di fare le “ cià, cià di mettersi sopra la cacchi’(come si dice a Montenero)” e criticare soltanto, dateci delle prove convincenti della vostra volontà di occuparvi non dico interamente, pura utopia, della povera gente, ma già dedicare tre giorni ai poveri e il resto a voi sarebbe un miracolo. Dedicare non a chiacchiere di quelle gli italiani ne hanno ingoiate tante e purtroppo si sono accorti che non hanno alcun potere nutrizionale. Ho fatto un sogno ha detto M. L. King, se lo dicessimo noi, i napoletani a ragione, risponderebbero “ chiss so suonn’
|
Commenti
Caduto il Muro, tutto è mutato in politica. Prima la contrapposizion e era per bandiere ed ideologie: l'ideologia permeava e copriva il classico e semplice problema del piatto di minestra (ovvio, in senso lato: la minestra intesa come buon governo e cose da fare per la società e lo stato). A seconda degli schiaramenti, la minestra deve essere fatta con quegli ingredienti, piuttosto che in un altro modo, perchè in quel modo sarebbe stata più buona per il popolo.
Dopo la caduta, la minestra, qualunque sia lo schieramento politico, in un solo modo può essere fatta e si fa.
Per chiarire: tutti oggi convengono che l'economia deve essere governata dal mercato seconda la logica del profitto. Nel mercato e con il profitto sia Berlusconi che Giuseppe D'Elia, che Murrizzi Blader, che Mohammed Ben Alì troveranno la loro realizzazione e felicità.
( A me pare che i fatti dimostrano che non sia proprio così, che sia necessaria in economia un'etica che ci porti ad un'economia etica... Ma questa è un'altra questione).
Se sugli ingredienti e le modalità di preparazione della minestra si è tutti d'accordo, di che volete che dibattano i politici?
Meglio ancora: se non si può utilizzare la diversa modalità di preparazione come argomento per motivare e rafforzare e affermare la propria ricetta della minestra, perchè la minestra per tutti è quella e non altra, forse viene naturale litigare tirando in mezzo la pulizia della pentola, la lucentezza del cucchiaio, la zozzeria delle tue abitudini a tavola.
Quindi convengo con Dante: da un lato i guardoni, dall'altro gente... con l'elastico molle delle mutande, con i gusti che spaziano dal classico al post-moderno.
Poi forse, se ho inteso bene quello che scrivi caro Dante, non intendo entrare nel merito dell' interesse che tutti i ns. parlamentari all'unisono e al di là degli schieramenti mostrano solerti verso il ritocco verso l'alto dei propri emolumenti. Si sa che per costoro è una tentazione irresistibile.
Vorrei invece dire che tanto la Bindi, quanto il noto compaesano esprimono, secondo me male, un concetto non peregrino.
Non dico: . Non dico: .
Dico: "COMUNISTA!" non è un'insulto, ma è un argomento ed un argomentare e un riassunto del discorso ormai superato e messo fuori luogo dalla storia.
Come dire "EBREO!".
Come dire "NEGRO!".
Come dire "TERRONE!".
Come dire "PUTTANA!"
Cioè anzichè dibattere ed accettare il dibattito, si accorcia la strada con una definizione che riassume l'avversario e lo conclude: .
Questo modo, alza i toni del discorso e abbassa il suo livello.
E se i parlamentari alzano i toni e abbassano il livello del discorso, come le portinaie, come il "Processo di Biscardi", come "Uomini e Donne", come il "Grande Fratello", come le curve allo stadio, come noi ignoranti e buoni a niente che affolliamo marciapiedi, autostrade e vagoni... Se i parlamentari fanno questo, anche i più "semplici" pensano di essere... all'altezza.
torniamo sempre alla questione vecchia ormai di 15 anni: perché Berlusconi ha tanto successo? Provo a dire la mia. Parlando con persone più giovani, spesso noto che non conoscono direttamente un dettaglio per me fondamentale: il successo del Cavaliere ha inizio nel 1994, un anno cruciale. Se non si risale a quel periodo, sfidando la noia che a taluni può causare l’analisi storica, rimarrà sempre inspiegabile il consenso che questo personaggio riscuote ininterrottamen te da allora.
Nel 1994, in piena Tangentopoli e con la nuova legge elettorale, il Partito democratico della sinistra si avviava a conquistare il Parlamento, e quindi il potere, senza colpo ferir. Un’intera classe politica e dirigente (Dc-Psi ecc.) era stata annientata da Mani pulite (con il pm Di Pietro in testa), mentre paradossalmente ne usciva indenne e rafforzato l’erede diretto del più grande partito comunista dell’Occidente. Sul perché si salvò da Tangentopoli il Pds possiamo sempre tornare, ma adesso andiamo avanti.
Quando Occhetto, segretario Pds, parlò della “gloriosa macchina da guerra” pronta a conquistare tutti i palazzi romani del potere, qual era la sensazione degli elettori moderati, ossia la maggioranza del paese? Io ricordo in particolare cosa provava un allora ventiquattrenne di estrazione democristiana, rimasto orfano di un riferimento politico. Orbene, cerco di riassumere il mio pensiero di allora: “Mani pulite ci voleva, ma adesso mi fa correre il rischio di finire nelle grinfie di chi inneggia ancora oggi a Lenin e alla Rivoluzione sovietica di ottobre, HO PAURA!”.
Fu allora che intervenne Berlusconi, incredibilmente bravo a intercettare in pochissimo tempo (anche grazie alle televisioni) i voti dei moderati divenuti improvvisamente “orfani”. Ecco perché ebbe successo, perché diede un’ancora di speranza, diciamo così, a quanti – ed erano tanti – non volevano gli Occhetto, D’Alema ecc. alla guida del paese.
Bene, ma dopo quindici anni perché Berlusconi continua a essere in prima linea, più amato che mai dai suoi elettori? Provo a dare una risposta: perché in tutto questo tempo la sinistra non si è ancora liberata di tutti gli spettri del comunismo (e questo fa ancora paura a larga parte degli italiani) e non è ancora riuscita a proporre una valida alternativa. Basti pensare al governo Prodi del biennio 2006-2008, a come è finito miseramente. Cosa hanno fatto gli italiani? Semplice: fra i due “mali”, hanno scelto il minore, Berlusconi.
Morale della favola, senza conoscere perché il Cavaliere ebbe tanto successo nel ’94, non si può capire perché ne ha ancora oggi. Quanto al Pd, mi auguro che presto riesca a proporsi come valida alternativa, ma da solo, senza anacronistici estremismi. La mancanza di alternativa nel dopoguerra, con la Dc sempre al comando, ha già fatto danni, sappiamo cosa significa far cementare troppo il potere. Questo fu dovuto alla presenza dei comunisti dall’altra parte, che non potevano diventare forza di governo (per mille motivi). Spero che si arrivi veramente a un modello di tipo anglosassone, cioè con due partiti che si alternano al governo. Possibilmente senza gente che inneggia ancora al peggior teorico socio-politico della storia umana: Karl Marx.
In ogni caso, nel 1994 non votai Berlusconi, ma un altro partito di centro.
E mi permetto di farlo da "democristiano" a "democristiano".
Rod, il Muro è stato abbattuto nel 1989 ed è stato l'atto finale e clamoroso attestante la morte storica e politica (oltrechè economica) del comunismo.
Esattamente come il 25 (Liberazione) e il 28 (esecuzione di Mussolini) aprile 1945 hanno attestato la morte storica e politica del fascismo.
Anzi... forse più del "mussolinismo" (il neologismo me lo sono inventato ora) che del fascismo.
E l'8 dicembre 1991 lo scioglimento dell'URSS?
Ormai erano rimasti soltanto gli Stati Uniti d'America come seperpotenza planetaria e la Cina aveva appena cominciato a coniugare l'economia di mercato con il libretto rosso di Mao, a tutto svantaggio della buonanima del Grande Timoniere.
Insomma, davvero tu nel 1994 temevi che i comunisti mangiassero i bambini?
Ma dai...
Che ci fosse la possibilità di una vittoria delle sinistre, questo sì. Ma esse già avevano rinnegato l'aggettivo/definizione "comunista", perfino nel nome del partito.
Una loro vittoria non avrebbe comportato nessun cambio di sistema economico-polit ico e nessun trasloco d'alleanze. Ormai avevano imboccato la strada dell'annacquame nto social-democrat ico, cosi come Fini da lì a poco avrebbe iniziato ad annacquare l'MSI.
Mentre il "contadino di Montenero" (e non suoni ad offesa, perchè la definizione vuole essere la sottolineatura di un requisito importante e positivo) stava arando in lungo e in largo la DC e il PSI, le zolle rotte e sparse delle due aree politiche si sono ad un certo punto ricompattate intorno al "venditore" di Arcore (e credo che Berlusconi non troverebbe nulla d'offensivo in questa definizione, anzi...).
Con i suggerimenti di Craxi, che al Cavaliere anni prima aveva dissequestrato le antenne televisive, ricordi Rod?
Seguito che certamente non aveva quando, tempo dopo, fu eletto nel Mugello nelle liste di sinistra.
Tornando a Berlusconi, il suo successo politico, a mio avviso si fonda e si regge, sin dal 1994, su tre pilastri.
a) - lo "sdoganamento dell'MSI". Credo che tutti ricordano come l'MSI fino al 1994
fosse il reietto dell'arco costituzionale, evitato come la peste. L'onorevole e ministro Ignazio La Russa nella "Milano da bere" guidava un manipolo di giovanotti una volta sanbabilini e in quegli anni al massimo paninari con le Timberland. L'illustre ( e sul serio illustre) famiglia siciliana dei La Russa in quegli anni sfoggiava il fratello Vincenzo, munifico esponente DC, quale es. di figlio in carriera e di successo.
Sono testimone delle possibilità date da Vincenzo La Russa o dall'allora ministro Prandini alle più evanescenti iniziative social-cultural -politiche-diba ttimentali dei giovani democristiani in calzoni corti che, magari dall'alto dei ponti dell'Achille Lauro o dalle sale del Centro Congressi di Milano Fiori o dalle saune dell'Hotel Rosa Camuna tra le nevi alpine si ponevano angosciati il tormento d'un interrogativo: DC. QUALE FUTURO?
E con la puzza sotto il naso nei confronti di quei derelitti dell'MSI.
Non è un professionista (avvocato, architetto, calciatore) che stratosferici guadagni collocano al di sopra dei più.
Non è un semplice capitano d'industria a cui semplicemente hanno reso bene idee, investimenti e lavoro.
Si deve dargli atto che è partito da zero; non ha ereditato un'impero, ma l'ha costruito (attraverso colpi di fortuna, scorciatoie, pressioni? E sia... Ma l'impero c'è): impiega persone e nutre famiglie, mai a rischio le une e le altre di licenziamenti e cassa integrazioni per crisi mondiali sopraggiunte (ED E' QUESTO IL PUNTO PERCEPITO DAL SUBCONSCIO DELL'IMMAGINARI O COLLETTIVO). Inoltre, le sue attività maggiori (per quel che se ne sa) sono nel campo dell'informazio ne, dell'intratteni mento, della pubblicità: ciò che di più visibile e noto e presente ci sia.
Credo che sia semplice immaginare quanta forza abbia dietro le proprie parole il Cavaliere.
Ma la pletora di funzionari e amministratori e parlamentari e segretari di partito della Prima Repubblica, di tutti gli angoli d'Italia, che l'elicottero l'hanno visto solo in tv e ci hanno scroccato qualche giro su quello della Croce Rossa, di fronte ad un signore che scende dal proprio elicottero e si rivolge loro dicendo: , secondo voi che pensano? Che dicono? Che controbattono?
Nulla. Silenzio. Muti e rassegnati. Probabilmente anche a denti stretti.
Il dott., cavaliere Silvio Berlusconi da Arcore, nel 1994 poteva dire a tutti, senza tema di smentita: IO SONO. IO FACCIO.
Certo, oggi qualcuno comincia ad essere stufo di essere trattato come una... UNITA' di VENDITA. Ma questo è un altro discorso.
Sicuramente manca un CAPO.
Qualcuno che abbia il carisma e la forza per radunare il gregge e imporre sul gregge una guida, la propria.
Per ora abbiamo tanti ras di provincia, che abbaiano alle proprie quattro pecore e abbaiano agli altri ras non avendo la forza di azzannarli.
Per es., da uno con l'aspetto gentile e bonario di Veltroni non me lo sarei aspettato, ma nemmeno allo sbandierato neo-andreotti di D'Alema era venuta la perfida idea elettorale con la quale il Veltroni ha mandato a casa Bertinotti (gran signore), Pecoraro Scanio e compagnia bella.
Purtroppo Veltroni si è poi trovato come il Re che per fare il dispetto alla Regina s'è tagliato...
Un'ultima cosa, Rod... Detto che Machiavelli (e il suo Principe), che il ns. amministratore conosce a menadito, è uno dei pochi che abbia capito veramente e universalmente di politica, l'analisi dell'economia capitalista fatta da Marx non la butterei nel cesso. Il resto sì.
PS: non ho voluto flagellarvi di tutti questi commenti per pura cattiveria. Ho frazionato un unico discorso che avrebbe occupato per troppo tempo il server? Il browser? Non lo so... Un coso che sta là, dentro internet.
condivido parecchi punti della tua ricostruzione, che va oltre la mia, limitata a un solo fondamentale aspetto. Non posso dire lo stesso per ciò che tu chiami morte del comunismo e che fai risalire al 1989 (credo che c’eravamo tutti e due). Forse quella balorda ideologia morì nel mondo, ma non in Italia. Perché qui da noi il funerale, per così dire, c’è stato quasi vent’anni dopo. Mi riferisco alle elezioni politiche 2008, quando un’abile mossa congiunta di don Silvio e don Walter (il voto utile) e l’aver visto all’opera concretamente chi si fregiava ancora del simbolo di falce e martello, convinse gli italiani che era meglio non mandare in Parlamento chi credeva ancora in Lenin (Diliberto, Bertinotti, Rizzo, Pecoraro ecc.).
Riassumendo: in Italia alcuni si sono accorti del crollo di The Wall con diciannove anni di ritardo. E l’arrivare tardi, a mio giudizio, è caratteristica ricorrente nei falcemartellist i ed annessi: per capire che don Silvio era amato da una larga fetta di popolo, cioè votato, e che non prendeva il potere solo grazie alle televisioni, don Walter ci ha messo a sua volta 14 anni, complimenti!
Ecco perché ribadisco che solo tornando con la memoria alla paura che un baffuto Occhetto incuteva nei moderati, si può meglio comprendere la “speranza”, diciamo così, che don Silvio incarnò nel 1994.
Di più! Non dimentichiamo che il comandante Fausto, meno di due anni fa, parlò in termini critici del concetto di proprietà privata. Un signore che usciva dall’esperienza di governo col suo partito, con ancora in bella evidenza la solita falce…
Quanto a Marx, forse evidenziava i difetti del capitalismo, ma propose come alternativa una ricetta che per condire i maccheroni avrebbe usato sangue umano al posto del sugo di pomodoro. Perché non capì che l’uomo è egoista: cresce e fa crescere la collettività se gli fai coltivare liberamente i suoi interessi, non quelli del partito… E poi quella barba… proprio non riesco a provare una qualche simpatia per lui.
Adesso concludo sul serio: mi auguro che il bipolarismo si perfezioni e che si arrivi a un’alternanza vera e duratura in Italia. Impariamo dal sistema anglosassone e statunitense (dove, guarda caso, non hanno avuto due enormi problemi: comunismo e fascismo).
TANTI AUGURI A TE GIUSEPPE, A PAOLO, A NICOLA, A DANTE, A TUTTI
Di Dante ho sentito raccontare... la leggenda.
Di Nicola e Rod tutti a Montenero conoscono le rispettive attività professionali.
Un'ultima annotazione: Rod, sai che come persona preferisco Bertinotti a Veltroni, Rutelli, Diliberto, Pecoraro Scanio, ma anche a Bondi, la Lega tutta, la Prestigiacomo e via elencando?
Con Bertinotti si può non essere d'accordo, e non sono d'accordo, ma certamente è un politico che argomenta e con chiarezza e con COMPOSTEZZA ciò di cui è convinto.
Gli urlatori e i poeti di corte come Bondi, m'ingrifano il pelo.
Poi è proprio la "corte" il luogo politico che meno mi piace.
Rossano, ti auguro di provarlo questo bipartito, difficile da attuarsi per il pericolo della dittatura.
In Svezia, Regno Unito, Stati Uniti questo pericolo non esiste perchè non hanno la nostra preparazione e il nostro spiccato senso di comandare e poi, diciamolo pure sotto voce, non sono civili come noi. Nel caso dovesse realizzarsi il tuo desiderio, io lo immagino così:Quando ero ragazzino per poter giocare a pallone, dovevamo innanzitutto trovare uno spazio, anche la strada andava bene poi si passava alla composizione delle squadre, in che modo? Si sceglievano due capitani i quali facevano " a lu tucch'" la conta, per stabilire chi dovesse scegliere per primo e quindi iniziava la cernita, però, attenzione, la scelta andava avanti, non fino al n.° 11 ma fino ad esaurimento ragazzi, in tal modo se i presenti erano 30 si arrivava a 15 per parte, se ne fossero stati 31? il dispari avrebbe giocato con la squadra ritenuta più debole. Così faranno i nostri geniali amministratori; da una parte Berlusconi e dall'altra Di Pietro e si comincia fino ad esaurimento quindi avremo due partiti di350-400 uomini. A parte gli scherzi ma di tutta quella marmaglia chi accetterà di andare a casa, non ho ben capito ma Maroni ha parlato di senato delle regioni il che, sempre se ho inteso bene, comporterà un ulteriore aumento di "magna a uff'" perciò a voi giovani il consiglio che mi sento di dare: datevi alla politica. E ai giovanissimi: lasciate stare l'università e le scuole superiori sono una perdita di tempo, basta saper firmare. Tra qualche anno chi si ricorderà di tante figure anonime!! mentre non sarà così per quello che ha detto che Pompei ed Ercolano sono state distrutte dall'erezione del Vesuvio. Rinnovo a tutti tanti cari e sinceri auguri e che i vostri figli possano vedere, guardando verso Punta Penna, splendere un magnifico sole.
Giuseppe, che Bertinotti è un signore è fuori discussione. Merito suo se un partito erede di Lenin è arrivato ad ottenere l'8 per cento, per un breve periodo. Quando si è avuta consapevolezza che quella signorilità conduceva sempre allo Stato oppressore delle libertà individuali, quel partito è scomparso dal Parlamento. Non per colpa mia, seppur per la gioia la sera del 14 aprile 2008 non riuscii a prendere sonno :-)
Concordo perfettamente con la figura di De Gasperi che i compagni chiamavano in senso dispregiativo lo straniero o l'austriaco, sfortunatamente, per noi, è morto troppo presto.
Posso chiederti da cosa nasce questa tua assoluta preoccupazione per il comunismo, nel senso di una possibilità di affermazione in Italia, possibilità ormai passata, che però io non ho più avuto dalla esecuzione di Aldo Moro?
E voglio porti anche questa domanda. Alessandro VI Borgia, papa (così "inchiodo alla sua responsabilità storica e politica anche l'AMMINISTRATOR E! Eh, eh, eh...), Tomas de Torquemada e l'Inquisizione, gli evangelizzatori degli indios dell'America Latina, Comunione e Liberazione e l'Opus Dei c'entrano con Cristo in croce?
Voglio dire che a volte gli uomini, cioè gli interpreti, disattendono i precetti della fede e dell'ideologia per mera bramosia personale, che è disposizione dell'animo molto liberal-borghes e.
Ovvio che poi ci sono fedi e ideologie politiche che hanno in sè il germe dell'errore.
Devo dirti anche, e certamente lo sai, che la popolazione dell'Emilia Romagna è generalmente soddisfatta, e da tempo, delle amministrazioni rosse.
Dalle quali si deve imparare ciò che è buono e utile, quando lo fanno, più che temerle.
Sappiamo entrambi che spesso amministrazioni democristiane, e mi duole doverlo dire, specie al sud, non hanno brillato allo stesso modo.
Forse Totò Cuffaro ci azzecca con Dossetti e De Gasperi?
AUGURI!
Ho Riletto Il mio primo commento, quello Che Inizia con "Mitico Dante" ... Io non ho scritto in modo così bizzarro.
E nemmeno Il testo di Dante su Don Modesto, in origine, credo SIA così "pazzo", come lo vedo in video.
Anche ora mentre scrivo le parole saltano e si mischiano.
riguardo la notte insonne e l’innamoramento… non voglio fare l’idealista a tutti i costi, ma forse un po’ innamorato dell’Italia ci sono. Scherzi a parte, rispondo alle tue punzecchiate (in senso amichevole, è chiaro). Cerco di spiegarti la mia preoccupazione per il comunismo, ma posso dirti che avrei avuto uguale terrore del fascismo, se esso avesse rappresentato un pericolo concreto nella nostra epoca. Ma non c’è più da un pezzo, per fortuna.
Ti ho già ricordato la sparata di Bertinotti sulla proprietà privata, eccotene un’altra: rivedere la permanenza dell’Italia nella Nato (1996, se non sbaglio). Purtroppo non è colpa mia se in Italia c’è gente che ha impiegato ben venti anni per capire che The Wall era crollato. Non è colpa mia se il mitico e intoccabile Berlinguer capì con 60 anni di ritardo che la rivoluzione d’ottobre aveva “perso la sua spinta propulsiva”. Altresì non è colpa mia se in certi ambienti si continua nell’assurda difesa d’ufficio di pazzi assassini brigatisti. Insomma, per farla breve, credo che il danno causato in Italia dall’aver avuto il più grande Partito comunista d’occidente abbia causato disastri di una certa gravità. Tra questi danni, per esempio, lo strapotere che ha avuto la Democrazia cristiana, non potendoci essere possibilità di alternanza al governo (non dimentichiamo che a destra c’era il Movimento sociale, uscito direttamente da Salò).
Orbene, questa anomalia a mio avviso ha avuto conseguenze fino a oggi. Posso sbagliarmi o esagerare, ma di certo non sono il solo a pensarla così.
Fai un paragone con l’inquisizione e con l’applicazione distorta di principi in origine sani. Posso dire che il comunismo in tutte le parti del mondo ha prodotto gli stessi risultati: povertà, assassini di massa, deportazioni, annientamento della libertà ecc. Beh… a me qualche dubbio che a sbagliare sia stato il teorizzatore col barbone mi viene…
E poi… tutti gli stati più avanzati di noi, in Europa e nel mondo, hanno avuto meno problemi di noi con falce e martello. Un caso? Secondo me no.
E veniamo alle amministrazioni rosse e bianche. Nel mio precedente post non a caso ho citato l’esempio della Sicilia accanto a quello dell’Emilia. Perché la mancanza di alternanza non va bene in nessun caso. Per il resto sono d’accordo che l’Emilia è cento volte meglio amministrata della Sicilia, ma il mio era un discorso più politico. L’Emilia sarebbe stata più avanzata della Sicilia con qualunque amministrazione (nell’isola, ahinoi, è ancora attuale il romanzo di Tomasi di Lampedusa, Il gattopardo).
Però permettimi un esempio: conosco un camionista romagnolo che, anni fa, confessò di aver cominciato a lavorare solo dopo aver chinato il capo e messo una firma sulla tessera del Pds. Quando un partito è per troppo tempo al potere, mette le radici e permea tutti gli aspetti della vita sociale ed economica. Ecco perché sono per l’alternanza, fregandomene ben poco se da abbattere è un regime rosso o bianco, l’importante è che ogni tanto ci sia ricambio.
Tu parli di alternanza al potere come segno di un sistema politico democratico e maturo. Il riferimento è quello delle democrazie soprattutto anglosassoni.
Hai ragione.
Io dico, ed è una frase fatta certamente, ma vera, che il ns. sistema politico... O meglio, i ns. parlamentari e amministratori sono l'esatta espressione del popolo elettore che li vota. Cioè siamo noi italiani "fatti a cazzo" e per questo non possiamo partorire parlamentari integerrimi e votati al bene pubblico e alla buona amministrazione.
Frase semplicistica e qualunquista.
E' vero.
Ma la sorreggo con una spiegazione, secondo me vera: il cittadino elettore italiano, nella sua quotidianità, non ha vissuto e non vive in uno Stato efficiente, esemplare e perciò educativo ed educatore dei propri cittadini.
Un ragionamento il mio che è come il gatto che si morde la coda? Prima l'uovo o la gallina?
Forse... Però penso che è la storia dell'Italia dalla caduta di Roma che spiega "l'Italiano" di oggi.
All'apice della rivoluzione montenerese (tangentopoli), mia zia di Tavenna, pensionata... sin dalla giovinezza, e per ironia della sorte con parenti dalla parte del marito in comune con l'allora giudice eroe nazionale ( ma non parente con costui) un giorno in campagna disse: . Dialetto e scrittura ad orecchio.
Mi venne da ridere. Ricordo che all'epoca aveva qualche questione da risolvere col Comune.
La frase esemplificava una mentalità forse corruttrice o più semplicemente intrallazzatric e?
No. Era la testimonianza che una parte d'italiani... No, anzi... Che tutti noi italiani quando abbiamo a che fare con lo Stato e l'Amministrazio ne cerchiamo, e riteniamo giusta, la scorciatoia e la deroga e il compenso.
Un esempio ulteriore? Quante volte contestiamo le multe, cavillando, solo perchè "ci da fastidio" che il vigile abbia "rotto la minchia proprio a noi, quando altri fanno peggio"?
Fossimo più sinceri e disciplinati, ammettendo che sì, quell'infrazion e, l'abbiamo pure fatta?
Senza analizzare secoli di storia, e con brevissima annotazione, dico che la formazione tardiva e "dall'alto" del ns. Stato nazionale non ha consentito la maturazione del sistema politico, dell'amministra zione e del cittadino verso i valori, laici, dello Stato.
Io penso che il Piemonte, dietro a Garibaldi, abbia fatto una guerra d'annessione d'un Regno delle Due Sicilie mica così miserando come poi sostenuto dai vincitori, ma certamente non "esempio educatore" dei propri cittadini ( e il perchè di questo richiede... tutta Wikipedia).
La maturazione politica del nuovo stato nazionale, che per almeno metà di esso non sentiva affatto tale necessità, non è avvenuta, e qui sono d'accordo con te Rod, per l'anomalia della presenza forte del PCI, dopo il fallimento di Mussolini.
Il secondo dopoguerra e la divisione in blocchi, con la forte presenza del PCI che sicuramente aveva concezioni dello Stato diverse da quelle democristiane, ha dato a circa la metà della nazione argomenti e legittimità per pensare ad uno stato diverso (per es. concetto di Patria) da quello che l'Italia collocata ad Occidente avrebbe dovuto invece consolidare.
E dunque? Tempo ci vuole tempo... Direi un'altra cinquantina d'anni, di governi che governino e durino il tempo esatto, sono necessari per vedere un nuovo, diverso italiano medio.
Augurare buon anno è sempre bene, anche se per noi .....
Buon anno a tutti!!
Infatti al cittadino testimone d'un misfatto... consiglieremmo di testimoniare in ASSOLUTA tranquillità perchè lo Stato è efficiente e saggio al punto di PROTEGGERLO e per tutto il tempo necessario?
Io dovessi consigliare in tal senso una persona testimone di un fatto criminale ci penserei bene... Molto bene.
Sono disfattista e menefreghista ed eversore? No. E' lo Stato che troppo spesso ha lasciato nei guai l'onesto e il volenteroso povero cristo. Al contrario, ha garantito immunità eccessive a malfattori millantatori.
Dico di più... Ma i tutori dell'ordine hanno la stessa... "sbrigativa determinazione" tanto con il povero cristo, quanto con il più affermato dei boss?
Per milleduecento euro al mese, al semplice poliziotto conviene prendere a sganassoni l'arrogante boss con schiere di affiliati ancora in libertà, piuttosto che il rubagalline di mezzatacca?
Si impone allora la legge del più forte e del più ricco che tutto possono fare e condizionare?
Beh, secondo me è proprio qui la differenza tra uno Stato maturo e avanzato e quello storicamente e politicamente ancora troppo giovane, come lo è l'Italia.
Meno è affermato e comunemente sentito il principio delle regole morali e normative e della loro osservanza, tanto più è diffusa la pratica della deroga a quelle regole e l'affermazione del più forte.
Dante, non ho capito bene e vorrei capire...
Montenero è il luogo di fantasia dell'esempio che hai fatto, che resta appunto un esempio?
Oppure stai dicendo che a Montenero sono accadute e accadono queste cose?
Non ci posso credere...
Se così fosse devo pensare che Montenero e insomma "le ns. zone", non sono affatto quel luogo di serena convivenza dove io ho sempre trascorso le vacanze e dove ora porto mia figlia?
Devo pensare che certe cose, e il crimine in genere, non sono sporadici episodi che avvengono ad ogni morte di papa?
Tralasciando più o meno noti e cruenti episodi di un recente passato, appunto accadimenti sporadici, ero rimasto a quando a Montenero è stato accoppato il re degli zingari di San Salvo e sempre per sentito dire.
Dante mi stai dicendo che io sono sempre stato in un posto diverso da quello creduto?
Negli ultimi venti anni ricordo solo due periodi nei quali Montenero è diventata "zona a rischio", diciamo così. Una prima volta nel periodo di Mani pulite, 1992-1994. Moltiplicate le forze dell'ordine in paese, era praticamente impossibile passare lungo la Provinciale in contrada Piscone senza essere fermati per un controllo. L'altra occasione c'è stata un paio di anni fa, quando la banda di Morfeo terrorizzò la popolazione con i furti notturni mentre i padroni di casa dormivano (senza uso di anestetici, era solo una leggenda metropolitana quella). Arrivarono forze dell'ordine extra durante la notte, anche perché dei giovani di Montenero avevano cominciato a organizzare in proprio delle ronde.
Devo dire, ora che me ne rammento, che quando, al ritorno a Montenero per un breve periodo di vacanza, sono incappato nelle macerie annerite del Tratturo del Re, informato da cittadini residenti che il fatto PAREBBE NON ESSERE STATO "s-fortuito", ho pensato... .